Cosa visitare nella provincia di Palermo

Questa immagine è la copertina dell'articolo Cosa visitare nella provincia di Palermo con due bambini su una terrazza sul mare.

#VIaggio in #Sicilia – Cosa visitare nella provincia di Palermo – #turismoinformato

Arte, cultura e natura vicino Palermo

Vuoi conoscere i luoghi di interesse turistico e cosa visitare nella provincia di Palermo?

In questo articolo trovi un elenco di luoghi da vedere in provincia di Palermo.

Quando ho scritto la prima parte dell’articolo dedicato ai posti da vedere nel territorio di Palermo, ho seguito la via del mare.

In questa seconda parte dell’articolo ti porto all’interno del territorio di Palermo, ti porto lontano dal mare verso il centro della Sicilia.

Ti porto lungo percorsi e itinerari turistici monumentali, storici, naturalistici e culturali.

Scopri l’incanto dell’entroterra palermitano.

Seguimi alla scoperta di cosa visitare nella Provincia di Palermo.

Questa immagine mostra alcuni luoghi di interesse turistico e cosa visitare nei dintorni di Palermo

#Viaggio in Sicilia – Cosa visitare nella provincia di Palermo – #turismoinformato

1. I mosaici di Monreale

Dopo aver visitato Palermo, percorri in salita il lungo Corso Calatafimi, partendo da Piazza Indipendenza fino a raggiungere lo stradone di Mezzomonreale.

Prima ancora di raggiungere la cittadina, godi di una vista meravigliosa sulla Conca d’Oro.

Segui il percorso, tornante dopo tornante, per trovarti presto nella piazza principale di Monreale.

Basta un primo, semplice sguardo per accorgerti delle bellezze che hai attorno.

Monreale, infatti, gode di un itinerario turistico monumentale famoso in tutto il mondo, soprattutto per il suo splendido Duomo.

Con Palermo e Cefalù, Monreale è parte dell’itinerario monumentale arabo-normanno eletto nel 2015 patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco.

La chiesa è uno degli esempi più significativi dell’architettura arabo-normanna in Sicilia: diversi elementi architettonici si uniscono in una mirabile sintesi che testimonia la convivenza tra diverse culture religiose.

Il Duomo fa parte di un complesso abbaziale di ampie dimensioni, che si sviluppa tra il giardino del Belvedere, la piazza Guglielmo e la piazza della Cattedrale.

Non mi dilungo in ulteriori dettagli.

Visita il Duomo per cogliere la sublime bellezza dei suoi mosaici.

A destra del Duomo c’è il Chiostro benedettino, a pianta quadrangolare, del quale ti segnalo le 228 colonnine riccamente decorate.

Attraverso il Dormitorio benedettino, dal Chiostro si passa allo spettacolare Giardino del Belvedere.

Credimi, offre una delle visuali più belle e suggestive che tu possa mai vivere, come occhi che dal cielo cadono sulla Conca d’Oro e la Valle dell’Oreto.

 

Duomo di Monreale – Video

 

Ti consiglio di visitare anche altri luoghi a Monreale.

Elenco alcuni monumenti di Monreale:

  • Chiesa della Collegiata;
  • Chiesa degli Agonizzanti;
  • Museo Diocesano.

 

2. L’Abbazia di San Martino delle Scale

Dopo aver visitato Monreale ti consiglio di proseguire il tuo percorso in salita per raggiungere la frazione di San Martino delle Scale, a 589 metri di altitudine.

Sono pochissimi chilometri da Monreale. Questo tratto di strada stupisce per l’indimenticabile ampia vista che offre a chi la percorre.

La frazione è un insieme di edifici intorno al complesso monumentale, che include il monastero benedettino e la Basilica abbaziale.

Il complesso è inoltre arricchito da diversi chiostri, logge ed edifici minori che, pur presentando caratteristiche architettoniche diversificate, creano insieme un’oasi di raccoglimento, di pace e di tranquillità che coinvolge emotivamente tutti i visitatori.

Tutt’attorno pinete e colline contribuiscono ad amplificare la sensazione di trovarsi in un luogo di pace al di là della storia.

L’Abbazia di San Martino delle Scale

Veduta panoramica dell'Abbazia di San Martino delle Scale

Veduta panoramica dell’Abbazia di San Martino delle Scale

 

Da non perdere è il chiostro della fontana di S. Benedetto, realizzato a partire dal 1612 in un’area dove sorgeva prima un altro Chiostro. 

È il cuore del complesso, il luogo prediletto per la meditazione, dove si trova la fontana con la statua di San Benedetto (1728), opera dello scultore Giuseppe Benedetto Pampillonia.

All’interno dell’Abbazia ci sono molte opere d’arte, tra le quali alcune tele di Pietro Novelli, il più importante pittore e architetto siciliano del Seicento; da notare, inoltre, l’organo cinquecentesco, restaurato ottimamente, tra i più potenti della Sicilia.

Sono talmente tante le bellezze e le preziosità presenti all’interno del corpo abbaziale che non posso esimermi dall’invitarti a visitare il sito del complesso per conoscerne ogni dettaglio.

Mi raccomando, tieni in mente il mio consiglio e visita questo luogo incantevole.

 

3. La storia e le tradizioni di Piana degli Albanesi

Verso l’interno, a pochi chilometri da Palermo, trovi Piana degli Albanesi, paese che raccoglie la più numerosa comunità (gli Arbëreshë) le cui origini risalgono alle colonie greco – albanesi.

 

Chi sono gli Arbëreshë? – Video

È situata su un altopiano panoramico che si affaccia su un grande, bello e frequentatissimo lago.

Piana degli Albanesi è un centro singolare, ricchissimo di storia, nel quale usanze e tradizioni culturali, linguistiche e religiose dell’originaria etnia albanese non solo si mantengono intatte ma vengono anche valorizzate al meglio.

Questa storia particolare crea un’atmosfera avvolgente nel paese, proprio come se la respirassi.

Ti senti coinvolto e rapito dalle loro tradizioni e da una certa positiva allegria e brillantezza di fondo che sembra caratterizzare l’intero territorio.

Piana degli Albanesi è conosciuta anche per i suoi cannoli.

Qui trovi intatti il rito religioso bizantino e la lingua albanese ma anche le peculiarità architettoniche tardo medievali, cinquecentesche e seicentesche del sistema urbano.

Se ami la natura, visita anche il lago di Piana degli albanesi. 

Abbandonati a qualche ora di relax sulle sue sponde, magari mangiando alcune delle prelibatezze gastronomiche per le quali è conosciuta Piana degli Albanesi, quali per esempio gli eccellenti cannoli, famosi in tutto il mondo.

 

Il lago di Piana degli albanesi – Video

 

Infine, ti consiglio di recarti anche nella vicina località di Portella della Ginestra.

Questo luogo è famoso per essere stato il teatro della relativa strage dei lavoratori ed è oggi simbolo memoriale della lotta per la libertà e per i diritti.

 

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4. La volontà e le virtù di Corleone

Corleone è tristemente nota ai più per le vicende di mafia che l’hanno riguardata.

Però, da diversi anni la cittadina ha mostrato non soltanto forze e virtù in grado di superare difficoltà e luoghi comuni, ma anche messo in rilievo bellezze e tradizioni che ne fanno certamente una meta da conoscere.

 

Corleone – Video

 

Due Rocche ne segnano l’ingresso, Sottana ad occidente, Soprana ad oriente, con in cima la Torre Saracena.

Descritta, come accade ad altri centri sparsi per l’Italia, come il paese delle cento chiese, Corleone è effettivamente ricca di luoghi sacri.

Quindi, è normale sentirsi pervaso da una spiritualità raccolta e dal sapore arcaico, quando la si visita.

Sebbene alcuni luoghi di culto siano ormai abbandonati, molti altri sono ancora oggi visibili, anche nei dintorni del paese.

Percorrendo le vie di Corleone colpisce la varietà degli stili presenti nel suo assetto urbano.

Elenco chiese e luoghi di culto da visitare a Corleone:

  • Chiesa di San Martino;
  • Chiesa Madre della città;
  • Santuario della Madonna del Rosario, situato in contrada Tagliavia.

Originariamente la chiesa di San Martino, la cui costruzione ebbe inizio nel 1300, aveva ben altre dimensioni, ma dopo diversi rimaneggiamenti e in virtù della grandezza acquisita è stata appunto eletta Chiesa Madre.

Lo stile prevalente è il barocco, l’interno è a tre navate ed è caratterizzato da cappelle ornate di bei simulacri lignei e marmorei.

Il Santuario della Madonna del Rosario è stato eretto nel XIX secolo ed è meta di pellegrinaggio nel giorno dell’Ascensione.

Anche dal punto di vista naturalistico Corleone ti offre motivi di interesse.

Raggiungendo la sopracitata Torre Saracena, costruita tra il XI e il XII secolo, puoi ammirare la suggestiva visione della Cascata delle due rocche, che altro non è che il tuffo del torrente San Leonardo, un affluente del Belice.

 

Le Cascate di Corleone – Video

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Corleone falls from Guglielmo Francavilla on Vimeo.

A Corleone visita le Gole del Drago.

Le Gole del Drago sono un canyon naturale scavato dal fiume di Frattina, affluente del Belice Sinistro.

Il territorio attorno a Corleone è caratterizzato dalla presenza di rocce calcaree e arenarie: il fiume Frattina ha attraversato proprio un tratto di queste rocce, formando le Gole e altre piccole attrazioni naturalistiche.

Se sei amante della storia, antica e/o contemporanea, Corleone non ti delude neanche da questo punto di vista.

Visita il Museo Civico, ricchissimo di collezioni risalenti al Paleolitico, al Mesolitico e al Neolitico, di preziose testimonianze di epoca greca, ellenistico-romana e medievale.

Infine, ti segnalo due luoghi di grande significato, luoghi che testimoniano la difficile ma possibile ripresa del paese, fuori dalle ombre delle vicende di mafia.

Il primo è il Laboratorio della Legalità, dedicato a Paolo Borsellino e costituito il 15 ottobre 2008.

Nel sito web del Laboratorio della Legalità di Corleone si legge:

formato da un’associazione di enti impegnati sul fronte della legalità e della lotta alla mafia.

Scopo dell’Associazione è quello di promuovere, in collaborazione con il Comune di Corleone, l’istituzione e la gestione di una struttura permanente che acquisisca, valorizzi e renda fruibili materiali storici e informativi di vario genere sul fenomeno mafioso e sul movimento antimafia, perseguendo finalità educativa e di studio

 

Il secondo è il CIDMA, Centro Internazionale di Documentazione sulla Mafia e il movimento Antimafia, vero e proprio museo dell’antimafia visitato da turisti provenienti da tutto il mondo.

 

Giornata in ricordo delle vittime della mafia – Presentazione

 

Vederlo e conoscerlo è un’esperienza che ti consiglio perché dona speranza nella lotta alla criminalità organizzata e ti lascia dentro una sensazione positiva.

 

5. Le testimonianze storiche di Palazzo Adriano

Palazzo Adriano dista da Palermo poco più di 80 chilometri.

È un comune piccolo ma prezioso, e conserva un ricco patrimonio culturale.

È uno dei centri che furono luogo d’arrivo delle comunità albanesi.

Anche se quella migrazione non ha lasciato le tracce profonde che caratterizzano altri centri, l’influsso della cultura albanese è presente nei riti religiosi, divisi tra liturgie romane e liturgie ortodosse.

Questo paese si caratterizza per il forte sentimento religioso, e quindi per la presenza di molte chiese.

Il centro del paese è piazza Umberto I, suggestiva e famosa per essere stata uno dei set di Nuovo Cinema Paradiso.

 

La suggestiva Piazza Umberto I a Palazzo Adriano

La suggestiva Piazza Umberto I a Palazzo Adriano

In essa sorge la Chiesa di Maria Santissima Assunta, costruita nel Cinquecento, di rito greco.

Il campanile, di dimensioni significative, custodisce la terza campana più grande di Sicilia.

Nella stessa piazza trovi anche la Chiesa di Maria Santissima del Lume, di rito romano.

Ci sono altri importanti edifici religiosi da vedere.

Elenco alcune chiese da visitare a Palazzo Adriano:

  • il Santuario di San Nicola;
  • la Chiesa di Maria Santissima del Carmelo;
  • la Chiesa della Madonna della Pietà;
  • il Santuario di Maria Santissima delle Grazie;
  • Chiesa di San Giovanni Battista;
  • Chiesa di Sant’Antonio;
  • Santuario di Santa Maria del Rifesi.

Ma non c’è solo la religione a dare lustro al paese.

Visita anche i siti d’interesse architettonico.

Elenco edifici civili da visitare a Palazzo Adriano:

  • Palazzo Municipale (ex Palazzo Dara);
  •  Palazzo dei Baroni Mancuso;
  • Villa del Barone Vincenzo Mancuso Pasciuta;
  • Villa comunale (o parco della Rimembranza);
  • Fontana di piazza Umberto I;
  • Lavatoio comunale.

A Palazzo Adriano visita il Castello Borbonico, la Pietra di Salomone e la Pietra dei Saraceni.

Infine, ti segnalo il ricco aspetto naturalistico dei dintorni di Palazzo Adriano.

La cittadina infatti rientra nella Riserva orientata dei Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio, mirabile nella varietà della flora e della fauna. Nell’area della Riserva sono stati rinvenuti i reperti fossili più antichi della Sicilia.

 

6. Le chiese di Contessa Entellina

Dopo Piana degli Albanesi e Santa Cristina Gela, Contessa Entellina è il terzo e il più antico centro della città metropolitana di Palermo che conserva ancora oggi intatta la propria identità legata alla comunità albanese.

Per questo motivo il paese è considerato un esempio di sincretismo e di convivenza culturale, linguistica, etnica e religiosa.

 

Veduta aerea dell'Abbazia di Santa Maria del Bosco - Contessa Entellina

Veduta aerea dell’Abbazia di Santa Maria del Bosco – Contessa Entellina

Basterebbe per questo per convincerti ad andarla a vedere, ma c’è molto di più.

L’architettura religiosa è certamente il suo punto forte, soprattutto in virtù della presenza di molte chiese di rito bizantino di modello architettonico orientale insieme a quelle di rito latino.

Elenco chiese da visitare a Contessa Entellina:

Eccoti un breve elenco per orientarti:

  • la Chiesa di Santa Maria delle Grazie (Klisha e Shën Mërisë) di rito romano-latino, anche se i fedeli di rito bizantino mantengono alcune concessioni;
  • l’Abbazia di Santa Maria del Bosco di rito romano-latino, anche se i fedeli di rito bizantino mantengono alcune concessioni;
  • la chiesa della SS. Annunziata;
  • la chiesa di San Nicolò di Mira (Klisha e Shën Kollit), santo patrono del paese;
  • la Chiesa Madre di Contessa Entellina, di rito bizantino-greco, costruita nel 1520 dai primi esuli albanesi;
  • la chiesa delle Anime Sante (Shpirtrat e Shejt);
  • la chiesa di Maria dell’Itria o Odigitria (Mëria e Dhitrjes);
  • la chiesa di San Rocco (Shën Rroku);
  • la chiesa di S. Antonio Abate (Shën Gjoni i Math).

Nei dintorni del paese visita il Castello di Calatamauro e soprattutto immergiti nell’ambiente naturalistico meraviglioso delle due riserve che interessano il territorio di Contessa Entellina.

Elenco Riserve naturali vicino Contessa Entellina:

 

7. L’area archeologica di Himera

Ti racconto brevemente una storia.

Nella metà del VII secolo a.C., alcuni navigatori greci di origine calcidese e dorica approdarono in una porzione di costa che godeva di una posizione favorevole, al centro di un ampio golfo, in prossimità della foce del fiume Imera Settentrionale.

Qui essi fondarono una città e la chiamarono Himera.

La città era fiorente ed architettonicamente ricca ma a causa della sua posizione geografica strategica si trovava spesso al centro dei conflitti tra punici e greci e delle diatribe interne tra le città greche di Sicilia.

Fu proprio in uno di questi conflitti, quello del 409 a.C. scoppiato tra Selinunte e Segesta, che Himera venne distrutta e rasa al suolo dai Cartaginesi, intervenuti nella guerra a fianco di Segesta.

Gli esuli e i sopravvissuti di Himera due anni dopo fondarono Thermai Himeraiai (l’odierna Termini Imerese).

Tra gli abitanti più illustri della storia himerese si ricorda il poeta Stesicoro, tra i più grandi poeti lirici della letteratura greca.

Oggi i resti dell’antica città costituiscono il sito archeologico di Himera, un’esperienza culturale che ti consiglio fortemente di provare.

Il territorio è stupendo, i musei presenti (l’Antiquarium e il nuovo Museo intitolato a Pirro Marconi) sono un fiore all’occhiello e la bellezza perfettamente conservata dei reperti lascia davvero senza parole.

Tra i templi spicca quello della Vittoria, eretto per celebrare la vittoria dei greci sui cartaginesi.

 

Particolare dei resti del Tempio della Vittoria - Area archeologica di HImera

Particolare dei resti del Tempio della Vittoria – Area archeologica di HImera

 

8. Il castello di Caccamo

Per proseguire la tua vacanza in provincia di Palermo, sempre armato di curiosità e di meraviglia, non dimenticare di visitare quel gioiello medievale, ma di probabile origine cartaginese, che è Caccamo.

Situata a 521 metri di altezza su una roccia alle falde del Monte San Calogero e distante circa 45 chilometri da Palermo, Caccamo offre al visitatore squarci di bellezza antica, panorami mozzafiato, una prelibata sapienza gastronomica e uno dei castelli più rinomati e belli di tutta la Sicilia.

A Caccamo trovi pace, tranquillità e preziose esperienze culturali .

Il paese ha una lunga tradizione artistico-monumentale, presenta una felice varietà di stili, ben 33 chiese ne costituiscono il patrimonio architettonico religioso e oltre ai tanti monumenti si lascia apprezzare per la cornice naturalistica.

Elenco principali mete architettoniche di Caccamo:

  • il portale gotico-chiaramontano nella piazza San Marco;
  • la Madonna col Bambino di Antonello Gagini (1516) in Santa Maria degli Angeli;
  • il monastero di San Francesco d’Assisi del 1407 ;
  • le edicole votive disseminate su tutto il territorio;
  • la Torre di Byrsarone (XIV secolo);
  • San Nicola dei Nèmori testimonianza di insediamento greco-bizantino;
  • l’acquasantiera di marmo nella Chiesa dei Santi Michele e Biagio (1510);
  • la statua in legno policromo di San Rocco (fine XVI secolo);
  • la chiesa di san Benedetto alla Badìa.

 

Sicuramente l’attrazione principale di Caccamo è il Castello Medioevale.

Nasce come fortezza difensiva e via via abbellito dalle famiglie aristocratiche che l’hanno abitato.

Un castello splendido e maestoso, ottimamente tenuto, valorizzato dal turismo locale e ammirato dai visitatori di tutto il mondo.

 

Veduta dell'imponente Castello di Caccamo

Veduta dell’imponente Castello di Caccamo

 

Ma non è finita qui.

Apri bene gli occhi e godi della stupefacente vista degli interni del Duomo di San Giorgio, Chiesa Madre del paese; delle mirabili opere d’arte contenute nella Chiesa dell’Annunziata; dagli stucchi e dagli affreschi della Chiesa di San Benedetto alla Badia.

Nella provincia di Palermo visita il lago di Rosamarina.

Questo lago è il più grande lago artificiale di tutta la Sicilia, situato a soli 3 chilometri da Caccamo. 

 

 

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Questa immagine mostra cartelli stradali che indicano cosa visitare nella zona di Palermo.

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Sommario
Titolo
Cosa visitare nella provincia di Palermo
In sintesi
In questo articolo trovi un elenco di cosa visitare nella provincia di Palermo: Piana degli albanesi, Monreale, Santa Flavia, Corleone, Caccamo, Himera.
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DiVino Hotel a Trapani